Osteria del Laghetto Arluno - Ristorante Cucina tipica milanese
L’Osteria del Laghetto è un ristorante elegante e rustico dall'atmosfera famigliare ed accogliente che propone gli antichi sapori della cucina meneghina ed i piatti tipici della tradizione contadina, seguendo la stagionalità dei prodotti a kilometro zero. Si trova ad Arluno, alle porte di Milano e vicino al Parco del WWF di Vanzago, in un oasi di pace immersa nel verde della campagna.
Nella bella stagione il locale fa da cornice a rilassanti pranzi e cene all’aperto, grazie ai pergolati e alla spaziosa veranda.
Durante l'inverno invece gli Ospiti vengono accolti nelle due sale, una più classica ed una in stile open space, in un ambiente intimo e curato dove degustare le specialità del luogo, che sono dei veri fiori all'occhiello; tra questi, si fanno notare la pasta fresca, i dolci artigianali, gli antipasti di salumi fatti in casa e l'ottima carne cotta rigorosamente alla griglia.
Ogni giorno vengono proposte novità fresche di stagione, accanto ai piatti classici del menu. Una parte della carta è dedicata alle alternative vegetariane e per celiaci.
La location, l'accoglienza, la professionalità e l'esperienza dello staff rendono l’Osteria del Laghetto il posto ideale per festeggiare un matrimonio o un evento importante, con una sala esterna dedicata esclusivamente alle cerimonie e la possibilità di personalizzare il menu.
Ristorante con cucina tipica milanese.
Ristorante elegante e rustico dall'atmosfera famigliare ed accogliente ad Arluno, alle porte di Milano.
Gli Ospiti vengono accolti in un ambiente intimo e curato dove degustare le specialità del posto e festeggiare eventi importanti.
Locale nella periferia milanese con giardino e veranda per eventi aziendali e cerimonie private.
Il ristorante tipico e caratteristico a poca distanza dalla città meneghina offre la possibilità di pranzare e cenare all'aperto nella bella stagione.
L'ampio giardino, la suggestiva veranda ed i gazebo sul prato permettono di trascorrere in relax serate ed eventi indimenticabili a contatto diretto con la campagna lombarda, immersi nel fresco della natura.
La cultura gastronomica di una regione racconta molto sui suoi abitanti. La cucina tradizionale milanese si basa su gusti, sapori e colori peculiari, che nel tempo hanno resistito agli assalti delle mode e agli orientamenti del momento. Nonostante parecchi tentativi di rielaborazione, di evoluzione della cucina locale, in un ambiente da sempre all'avanguardia e naturalmente ricettivo alle sperimentazioni, ha sempre mantenuto la sua tipicità. Dall'intramontabile Risotto alla Milanese, con il suo particolare cromatismo giallo, dal gusto intenso, sofisticato e signorile, tanto da poter quasi rappresentare alcune caratteristiche della "milanesità".
Ci sono poi i piatti "forti", i cosiddetti piatti di “sostentamento” per chi faceva lavori faticosi, al freddo e aveva perciò bisogno di assumere molte calorie, come la Cassoeula, fatta con piedini, orecchie, cotenne e costine di maiale, salamini, luganiga e verza; l’Ossobuco con carne di vitello da latte, l’osso centrale contenente il midollo, servito con un trito di limone grattugiato, acciuga aglio e prezzemolo; e il Minestrone, ricco di legumi e ortaggi di stagione.
Il Comune di Milano ha istituito in proposito un riconoscimento speciale ai prodotti gastronomici legati alla tradizione della città: la De.Co (Denominazione Comunale); si tratta di una sigla che prevede la certificazione del legame storico di un prodotto gastronomico, o di una ricetta, con la sua città di nascita, e che nel caso di Milano identifica i celebri classici della cucina, come la Cotoletta alla Milanese, ovvero l'antica “lombolos cum panitio”, che deve avere la stessa altezza dell’osso; poi il Risotto, la Cassoeula, l'Ossobuco e il Minestrone, ma anche i piatti della cucina tipica in via di estinzione, come i Mondeghili, che sono le polpettine meneghine recuperate dagli avanzi, oggi poi rinate grazie all'usanza dell’aperitivo; i Rostin Negaa, nodini di vitello rosolati e cotti nel vino; la Barbajada, il cui nome deriva da Domenico Barbaja che l'ha creata nel '700, ed è una bevanda schiumata di latte, caffè e cioccolata, oggi quasi dimenticata. Ci sono poi altri prodotti diventati nel tempo patrimonio della cucina Italiana, come il popolare pane di Milano: la leggerissima e croccante Michetta, fatta dalla pasta lievitata e fermentata; e il celeberrimo Panettone, che risale addirittura al ’400, modificato ed elevato in dimensioni da Angelo Motta, e ancora oggi uno dei simboli della città.
Milano diventa così città pioniere della cucina tradizionale per aver creato per prima un sistema di riconoscimento di qualità e cultura gastronomica cittadina, grazie alla sua innata vocazione non solo ad innovare ma anche a ricercare, salvaguardare e diffondere le specialità locali, qualità storicamente già presenti ed utilizzate nei mercati e nelle piazze nel medioevo, radicandosi poi fino agli inizi del Novecento. La città meneghina nel tempo si è trasformata in un grande crocevia di scambio di specialità culinarie e a partire dagli anni '30 ha stimolato altri pionieri della gastronomia a ricercare le basi del gusto proprio sul territorio circostante, mantenendo la sua identità, con la capacità di condividerla con successo in tutto il mondo.